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Dove c’è confusione, c’è spazio per investire in soluzioni semplici ma concrete

Dopo essere stato tra i primi angel investor in Vikey, oggi parte del gruppo Zucchetti, continuo con Cavallo Consulting & Partners a sostenere soluzioni che operano dove i processi sono ancora disordinati, costosi, poco strutturati. In quei contesti in cui l’informalità non è solo una consuetudine, ma un ostacolo alla fiducia, all’efficienza e alla possibilità di generare valore. È una tesi che si è rafforzata nel tempo. L’esperienza con Restworld, che ha ridisegnato il recruiting nella ristorazione valorizzando le competenze e migliorando l’incontro tra domanda e offerta, ne è stata un primo esempio. Un settore segnato da turnover elevato e mancanza di strumenti per chi cerca lavoro o personale. Restworld ha dimostrato che è possibile intervenire su mercati opachi con tecnologia, dati e attenzione all’esperienza relazionale. Oggi, con la stessa visione, sosteniamo Baze, una piattaforma progettata per semplificare l’assunzione e la gestione di collaboratori e collaboratrici domestiche. Un ambito in cui il passaparola è ancora il principale strumento di accesso e il 54% dei rapporti lavorativi resta in area grigia, secondo l’Osservatorio INPS sul lavoro domestico. Un contesto a bassa digitalizzazione e ad alta rilevanza sociale, dove l’intermediazione può essere ripensata per generare impatto significativo.

L’intermediazione efficiente è una leva strategica

Dove l’offerta è frammentata, la domanda discontinua e la fiducia è bassa, il valore non sta nel creare un altro marketplace ma nel costruire un’infrastruttura che abiliti relazioni stabili, trasparenti e gestibili. Un sistema capace di ridurre l’attrito normativo e operativo, di accompagnare le persone e creare un linguaggio condiviso tra nuclei familiari e lavoratori. Baze non si limita a facilitare il matching, raccoglie esigenze reali, fornisce supporto continuo, integra la gestione contrattuale, previdenziale e fiscale. Semplifica processi che oggi risultano ostici, e lo fa attraverso un equilibrio tra supporto umano, competenza operativa e strumenti digitali accessibili. Una strategia che consente non solo di emergere dall’informalità, ma di costruire valore sostenibile in settori dove la tecnologia, da sola, non basta.

Un settore informale è anche un’occasione industriale

Secondo l’INPS, in Italia i lavoratori domestici regolarmente censiti sono poco più di 800mila. Le stime più realistiche indicano però oltre due milioni di rapporti effettivi. Questo divario non è solo una distorsione statistica, ma un segnale chiaro di informalità diffusa e di assenza di strumenti affidabili. È qui che si apre un’opportunità concreta per costruire servizi replicabili, fondati su fiducia, prossimità e qualità dell’esperienza. Baze ha scelto di partire da Milano, consolidare i processi, valorizzare le persone, validare un modello prima ancora di scalare. Nessuna rincorsa a numeri forzati, ma un percorso di crescita coerente. In un mercato ancora privo di standard condivisi, servono soggetti in grado di costruirli con metodo, a partire dalla pratica.

Investire dove gli altri non guardano

Molti parlano di innovazione, pochi scelgono mercati dove l’impatto è possibile ma il racconto è difficile. Baze opera in uno di questi spazi, lontano dai riflettori, vicino alla realtà quotidiana di milioni di famiglie. Qui non servono promesse esponenziali, serve struttura. Servono strumenti che rendano gestibili relazioni complesse, con continuità, dignità e fiducia. Investire in Baze non è una scelta di moda. È una decisione basata sulla capacità di generare valore in mercati trascurati ma fondamentali. È questo il tipo di trasformazione che, come Cavallo Consulting & Partners, abbiamo scelto di accompagnare.