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AES-256: lo standard di cifratura "militare" per proteggere i dati e prevenire multe
Perché la crittografia è essenziale per l'analisi dati delle aziende in Europa
La protezione dei dati è diventata una priorità per tutte le aziende che gestiscono informazioni sensibili sui clienti, specialmente in Europa, dove il GDPR impone normative rigorose. Dal 2018, le multe per violazioni dei dati hanno superato i 4,6 miliardi di euro. Le aziende che mirano a ottenere una visione completa del comportamento dei clienti, analizzando e aggregando dati provenienti da CRM, programmi di Loyalty, e-commerce e store online, devono garantire la sicurezza delle operazioni e la conformità alle leggi sulla privacy.
Quando si raccolgono e analizzano dati provenienti da fonti diverse, è fondamentale che siano protetti in modo adeguato, poiché spesso contengono informazioni personali come email o numeri di telefono e unire dati non protetti provenienti da fonti con consensi diversi può costituire un Data Breach. AES-256 è uno degli strumenti più affidabili per proteggere queste informazioni e ridurre il rischio di multe, offrendo una soluzione robusta per le operazioni aziendali.
AES-256, acronimo di advanced encryption standard, è riconosciuto come uno degli algoritmi di crittografia più sicuri al mondo: viene utilizzato da governi, organizzazioni militari e aziende per proteggere dati altamente sensibili. Vediamo quindi in che modo questo algoritmo può essere particolarmente utile alle aziende che operano in Europa e devono rispettare le normative sulla privacy.
Cosa significa "crittografia a livello militare"
La sicurezza di AES-256 deriva dalla sua complessità: utilizza chiavi di 256 bit, creando circa 10^77 combinazioni possibili, il che lo rende una soluzione ideale per la protezione di dati critici, come le comunicazioni governative o le applicazioni finanziarie. Anche con i supercomputer più potenti attualmente esistenti, testare tutte queste combinazioni richiederebbe più tempo dell'età stimata dell'universo, che è di circa 13,8 miliardi di anni (anche se si sta facendo ricerca sui computer quantistici, che potrebbero un giorno ridurre il tempo necessario per attaccare algoritmi simmetrici come AES-256, al momento non esistono dispositivi in grado di compromettere in modo pratico questo tipo di crittografia).
Come funziona AES-256
Il primo passaggio fondamentale è la scelta della password, che viene trasformata in una chiave crittografica attraverso un algoritmo come sha-256 o scrypt. Ad esempio, la password "password" diventa "5e884898da28047151d0e56f8dc6292773603d0d6aabbdd62a11ef721d1542d8" in SHA-256, dopodiché si passa alla generazione delle chiavi di round, dove la chiave principale viene suddivisa in "chiavi di round" più piccole, che vengono utilizzate in ogni fase del processo di cifratura.
Nel processo di cifratura, immaginiamo di voler criptare un indirizzo email per usarlo come chiave di abbinamento durante l’analisi dati. L’indirizzo viene trasformato in numeri, organizzato in una tabella e combinato con la prima chiave di round tramite l'operazione xor. Nella fase successiva, detta sostituzione dei byte, ogni byte dell’indirizzo viene sostituito con un altro valore, seguendo una tabella chiamata s-box, rafforzando la protezione. Poi, durante lo spostamento delle righe e la moltiplicazione delle colonne, la tabella viene ulteriormente trasformata con spostamenti e operazioni matematiche, aumentando la complessità della cifratura.
Questi passaggi vengono ripetuti per 10 o più round, con ogni round che utilizza una nuova chiave derivata dalla password iniziale. Quando si desidera recuperare i dati originali, il processo di decifrazione consente di farlo solo se si possiede la chiave corretta.
Esempio pratico: unificare e proteggere i dati cliente
Un'azienda che voglia migliorare l'analisi dei dati dei propri clienti può raccogliere dati provenienti da diverse fonti, come il CRM, che contiene informazioni sui profili e sulle interazioni passate, i programmi di loyalty, che tracciano la fedeltà e gli acquisti ricorrenti, i siti di e-commerce, che registrano gli acquisti online, e i punti vendita fisici, che forniscono informazioni dettagliate sulle preferenze dei clienti.
Per unificare i dati di clienti provenienti da diverse piattaforme in modo sicuro, l'azienda utilizza delle chiavi forti, come email o numeri di telefono: identificatori personali altamente sensibili e, se non adeguatamente protetti, vulnerabili a furti di dati. L'azienda può utilizzare AES-256 per cifrare tutti i dati sensibili, proteggendo ogni PII come email o numero di telefono durante il trasferimento e la conservazione nel database, riducendo così il rischio di violazioni della privacy dovute all’unione di dati non protetti provenienti da fonti con consensi diversi.
Dopo che i dati sono stati unificati e protetti, l'azienda può procedere con l'analisi, mantenendo la riservatezza e la sicurezza delle informazioni.
Doppia cifratura per garantire la sicurezza
AES-256 è un algoritmo di crittografia simmetrica, il che significa che la stessa chiave viene utilizzata sia per cifrare che per decifrare i dati. Questo approccio funziona efficacemente quando un'azienda gestisce i propri dati internamente, ma può esporre l’azienda a rischi significativi, come la divulgazione accidentale della chiave, causando potenziali problemi di sicurezza.
Per evitare questo tipo di rischi, esiste una soluzione pratica chiamata doppia cifratura, in cui sia l'azienda (prima parte) che il fornitore (terza parte) cifrano i dati con due chiavi AES-256 diverse, garantendo che nessuna delle due possa accedere ai dati in chiaro da sola. In pratica, l'azienda cifra i dati con la propria chiave AES-256 prima di inviarli al fornitore, che a sua volta li cifra ulteriormente con la sua chiave AES-256, inviando i dati nuovamente all'azienda, la quale potrà decifrarli solo con la propria chiave, ma i dati rimarranno criptati con la chiave del fornitore.
Con questo sistema, nessuna delle due parti può accedere ai dati in chiaro da sola, mantenendo i dati sempre protetti durante l'intero processo e garantendo un livello di sicurezza davvero molto elevato.
Prevenzione di violazioni di dati e multe
Le violazioni dei dati non comportano solo danni reputazionali, ma possono portare anche a pesanti sanzioni economiche. Il GDPR prevede multe fino al 4% del fatturato annuo globale di un'azienda in caso di violazioni della privacy. Utilizzare AES-256 aiuta a proteggere i dati e garantisce che anche in caso di accesso non autorizzato, le informazioni rimangano inaccessibili senza la chiave di decrittazione.
Abbiamo visto come criptare i dati una sola volta non è sufficiente, poiché anche se i dati vengono gestiti internamente, senza mai essere inviati a terze parti, i rischi interni restano elevati: un dipendente infedele o un semplice errore umano può esporre la chiave di cifratura e compromettere l'intero sistema, con conseguenze gravi sia in termini di reputazione che di sanzioni legali.
La doppia cifratura è fondamentale anche nelle operazioni interne, poiché i dati vengono criptati con due chiavi diverse, creando un sistema in cui nemmeno i dipendenti con accesso a una sola chiave possono visualizzare i dati in chiaro. Questo riduce drasticamente il rischio che una singola vulnerabilità, come una chiave divulgata per errore o per dolo, possa compromettere l'intero sistema, perché la seconda chiave garantisce un ulteriore livello di protezione non solo riducendo la probabilità di fughe di dati e le conseguenti multe, ma garantendo la protezione dei dati critici da minacce interne ed esterne, permettendo alle aziende di ridurre i rischi legati all'errore umano, spesso imprevedibile, e di mantenere i dati al sicuro.